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«L’hai fatto poco meno di un Dio, di gloria e di onore lo hai coronato» (Sl 8,6)

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FARINA Marcella,
«L’hai fatto poco meno di un Dio, di gloria e di onore lo hai coronato» (Sl 8,6),
«You made him little less than a God, you have crowned him with glory and honor» (Ps 8, 6)
in Rivista di Scienze dell'Educazione 55(2017)3, p. 340-355.

Riassunto

Il breve saggio offre alcune considerazioni sulla vulnerabilità umana, vista alla luce della Rivelazione biblico-cristiana, per poi segnalare come la vita consacrata, in particolare la vita religiosa, proprio nella crisi che attraversa, può essere profezia della vulnerabilità come risorsa quale testimonianza dell’Oltre e dell’Altro. Il punto centrale della vulnerabilità è individuato nella libertà, perché in essa la vulnerabilità appare nel suo duplice aspetto di ferita come fragilità e di ferita come apertura all’amore. Il fondamento è il Dio Amore che crea la persona umana a sua immagine e somiglianza, quindi capace di libertà, di amore. L’ambiguità della risposta, e persino il rifiuto, non eliminano la costituzione a immagine divina ed è la possibilità di ritorno. La vita consacrata si pone come la libera risposta alla chiamata, un sì fragile affidato alla fedeltà di Dio.


Parole chiave

Creatore, Gesù, creatura, libertà, chiamata, vulnerabilità, amore.


Summary

This short essay offers some considerations on human vulnerability, seen in the light of the Biblical-Christian Revelation, pointing out that consecrated life, especially religious life, particularly in this time of crisis, can be a prophecy of vulnerability as a resource that witnesses to the “Beyond and Other”. The central point of vulnerability is found in freedom, because in it, vulnerability appears in its double aspect: wound as fragility and wound as an opening to love. The foundation is God’s Love which creates the human person in his image and likeness, thus capable of freedom, of love. The ambiguity of man’s answer and even rejection do not eliminate his being made in the divine image and the possibility of return. Consecrated life arises as the free answer to the call, a fragile yes entrusted to God’s fidelity. Key words: Creator, Jesus, creature, freedom, called, vulnerability, love.


Key words

Creator, Jesus, creature, freedom, called, vulnerability, love.


Resumen

El breve ensayo ofrece algunas consideraciones acerca de la vulnerabilidad humana, vista a la luz de la Revelación bíblico-cristiana, y luego señala que la vida consagrada, especialmente la vida religiosa, precisamente en la crisis que atraviesa, puede ser una profecía de la vulnerabilidad como recurso y testimonio del Más allá y del Otro. El punto central de la vulnerabilidad se encuentra en la libertad, porqué en ésta la vulnerabilidad aparece en su doble aspecto de herida como fragilidad y de herida como apertura al amor. La base es el Dios Amor que crea a la persona humana a su imagen y semejanza y, por lo tanto, capaz de libertad, de amor. La ambigüedad de la respuesta e incluso el rechazo no eliminan la constitución a imagen divina y es esta la posibilidad de retorno. La vida consagrada se sitúa como respuesta libre a la llamada, un sí frágil confiado a la fidelidad de Dios.


Palabras clave

Creador, Jesús, creatura, libertad, llamada, vulnerabilidad, amor.


L'educazione dell'uomo è un risveglio umano

Jacques Maritain