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Inaugurato il 62° anno accademicotorna su

Il 24 novembre si è inaugurato il 62° anno accademico dalla fondazione della Facoltà: una celebrazione solenne e sobria in cui si è rinnovato l’impegno a promuovere una cultura di qualità.

 

Il solenne atto accademico dell’inaugurazione è stato vissuto da una comunità accademica riunita in una sede rinnovata in molti dei suoi ambienti. Numerosissimi i presenti, tra cui Mons. Gino Reali, Vescovo della Diocesi di Porto-Santa Rufina, il Vice Rettore dell’Università Pontificia Salesiana (UPS), Rettori di altre Università e Facoltà Pontificie di Roma, don Emanuele Giannone, Parroco della Parrocchia cui appartiene la Facoltà, docenti, studenti, exallievi ed exallieve, genitori, amici e collaboratori, benefattori.

La mattinata ha avuto inizio con i saluti delle autorità accademiche: don Ángel Fernández Artime, Gran Cancelliere e Rettor Maggiore dei Salesiani, e da Madre Yvonne Reungoat, Vice Gran Cancelliere e Superiora generale delle FMA.

Nelle loro parole, si è riconfermato l’augurio e l’impegno affinché la Facoltà continui a promuovere una cultura di qualità nell’ottica di un umanesimo integrale e solidale. In particolare, Madre Yvonne ha sottolineato come «la crisi culturale attuale richiede che i valori di uno sviluppo sostenibile si traducano in abitudini, stili di vita e parametri di giudizio fondati sulla solida base culturale di una umanità fraterna, pacifica, capace di accogliere e condividere. Questa visione ispirata al vangelo diventa segno profetico di speranza quando si traduce in modalità formative concrete capaci di integrare la giustizia e la pace, l’accesso per tutti ai diritti umani fondamentali, la salvaguardia del creato, la promozione di una cittadinanza attiva e responsabile». In questa accezione, il Sistema preventivo di don Bosco ha una grande valenza profetica, in quanto: «il suo programma: formare buoni cristiani e onesti cittadini esige che formazione ed educazione siano strettamente vincolate a una dimensione sociale e comunitaria, alla responsabilità e alla cura della casa comune».

L’urgenza di un nuovo modello di sviluppo è stato sottolineato anche dalla Prof.ssa Pina Del Core, Preside della Facoltà, nel salutare i presenti: «Come è possibile governare il futuro con una simile situazione che sembra sfuggire di mano, nel contesto di una vera società globale, a coloro che governano le nazioni, a coloro che hanno il potere e i mezzi sufficienti per farlo, ma che si trovano di fronte alla forza dominante dei mercati finanziari, i quali imperversano proprio perché si muovono su di un vuoto di governance lasciato dalla politica?». Per la Preside, «sono migliaia le persone e tante le istituzioni educative e formative che vivono nella loro pelle i risvolti e anche le derive di tale situazione. I rischi più gravi vanno a toccare proprio la significatività della vita, l’esistenza umana in quanto tale, in modo particolare i giovani, che non potendo orientarsi verso la realizzazione piena delle proprie potenzialità e risorse, messe in atto anche attraverso il lavoro, si disperdono in un disorientamento totale, le cui manifestazioni sono inevitabilmente quelle di una vita a corto respiro, il vuoto di senso con le conseguenze di demotivazione, insignificanza, noia e spesso di depressione».

Nella Relazione, che è seguita alla Prolusione del Prof. Enrico Giovannini, la Preside ha ulteriormente evidenziato come sia importante «una collaborazione intelligente, fattiva e corresponsabile così da portare avanti insieme la missione culturale e formativa affidata dalla Chiesa e dall’Istituto, a servizio dell’educazione». Ha poi sottolineato brevemente «gli aspetti più significativi che hanno caratterizzato il cammino percorso e, in proiezione, le prospettive di impegno che ci attendono nel nuovo anno». La Facoltà in questi anni ha vissuto «una stagione di riforme organizzative e gestionali abbastanza complessa attraverso il coinvolgimento progressivo di tutte le sue componenti, al fine di migliorare la qualità dell’Istituzione, non solo in termini organizzativi e didattici, ma soprattutto in termini di crescita nella cultura dell’incontro, nella cultura della qualità e in una più qualificata ed efficiente collegialità».

Ha poi evidenziato tra le attività più rilevanti la conclusione del processo di Valutazione della Qualità, il processo di definizione della strategiadiinsegnamento/apprendimento tipica della Facoltà; il processo di controllo di gestione della Facoltà attraverso l’aiuto di esperti; infine, la creazione di un Istituto di Ricerca Interdisciplinare in ambito educativo, del Centro Studi sulle Figlie di Maria Ausiliatrice, Centro Studi Donna Educazione e del Centro di Orientamento.

La prima parte della mattinata si è conclusa con la proclamazione a Docente emerita della Prof.ssa Hiang-Chu Ausilia Chang. È stato il Gran Cancelliere a consegnarle la medaglia della Facoltà, segno della gratitudine per i suoi 44 anni di insegnamento nel campo della didattica, per l’appassionato servizio alla Facoltà anche in ruoli di governo, per l’impegno audace nella sperimentazione e nella ricerca, per la sua disponibilità e la presenza semplice e quotidiana, per il suo sapiente accompagnamento degli studenti e delle studentesse.

Momento centrale dell’evento, è stata la Celebrazione eucaristica, presieduta da sua Em.za il Card. Giuseppe Versaldi, Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, che nell’omelia ha particolarmente sottolineato il compito della Facoltà di guidare, in un contesto culturale complesso e controverso, all’educazione dell’uomo nuovo, che non si realizza solo attraverso la grazia, ma anche con lo studio dei metodi, delle scienze dell’educazione cristiana che favoriscono il dialogo tra fede e ragione, in un dialogo profondo tra la Chiesa e il mondo».

Infine, come atto finale, si è avuta la benedizione dei locali recentemente ristrutturati e rinnovati.

 

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