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Inaugurazione dell'anno accademicotorna su

Il 25 ottobre 2011 la Facoltà vive una giornata intensa per l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2011-2012.

Alle ore 9.00 nell’Aula Magna, Giovanni Paolo II, sono presenti autorità accademiche, professori, personale tecnico-ausiliario, studenti, gli ambasciatori della Corea e delle Filippine presso la Santa Sede, benefattori, amici.
L’atto accademico inizia con la Celebrazione eucaristica, presieduta da mons. Enrico dal Covolo, Rettor Magnifico della Pontificia Università Lateranense. Concelebrano quattro sacerdoti tra cui don Carlo Nanni, Rettor Magnifico dell'Università Pontificia Salesiana. Corale è l’invocazione allo Spirito, perché suggerisca  sempre che cosa è bene pensare, dire e fare.
Al termine della Messa segue un intervallo.

Al rientro in Aula Magna, la Preside della Facoltà, Prof.ssa Pina Del Core, propone la Relazione sull’anno accademico 2010-2011, nella quale ripercorre alcuni eventi salienti dell’anno appena trascorso, espone i dati statistici circa gli studenti, il personale docente, le intese e le collaborazioni con istituzioni culturali. Prospetta, poi, alcune iniziative per il nuovo anno.

Come intermezzo tra la relazione della Preside e la prolusione accademica del Prof. Gian Maria Fara, presidente dell’EURISPES (Istituto di Studi Politici, Economici e Sociali), il Duo Goya esegue alcuni brani musicali. Si tratta di due giovani musicisti, Francesca Timperi (flauto) e Claudio Capuano (chitarra), la cui professionalità è stata riconosciuta negli ambienti competenti.

La prolusione dal titolo Lo spreco di futuro: i giovani tra abbandono e ricerca di senso è seguita con interesse, perché tocca problematiche fortemente sentite da adulti e giovani. Il prof. Fara, infatti, prospetta gli scenari condizionati dai vincoli che la crescita tecno-economica pone allo sviluppo umano. Scenari che fanno riflettere ed implicano la necessità di ascoltare persone e gruppi che si riappropriano della loro capacità di scelta, che rifiutano le logiche imperanti del mercato e dello spreco.

Segue il saluto della Vice Gran Cancelliere della Facoltà, Madre Yvonne Reungoat, che sottolinea l’internazionalità e l’interculturalità quali caratteristiche significative della Facoltà. L’«Auxilium», quindi, può diventare un laboratorio di umanità, dove si impara ad ascoltare, valorizzare, purificare la propria cultura affinché l’apporto di ognuna/o alla costruzione dell’unica famiglia umana sia offerto dalle diverse voci mediante una ricerca dialogica e costruttiva.

Il solenne atto accademico si conclude con un canto a Maria: la Madre, la Maestra e la Guida che accompagna lungo i sentieri della verità e dell'amore.

 

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