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Formare adulti di qualitàtorna su

Il Card. Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo: «Abbiamo una necessità epocale di adulti di qualità che sembra essere una merce rara di questi tempi».

 

«I giovani ci aspettano, ci vogliono più vicini» - con questa espressione il Cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, ha concluso il suo intervento il 22 settembre 2018 al Congresso internazionale, dedicando ai giovani e a tutti i presenti un momento musicale inedito. Accarezzando dolcemente i tasti del pianoforte preparato per lui, ha dato prova di come la musica metta in sintonia i cuori di tutte le età.

 

La sua relazione si è concentrata sull’«Orizzonte vocazionale del Sinodo, chiamata di Dio, scelte di vita e prospettive educative», con cui ha sottolineato come sia importante «non perdere la delicata e necessaria articolazione dell’insieme del lavoro che si sta facendo, mettendo la tematica della scelta in dialogo con la dinamica vocazionale e mettendo in relazione le prospettive educative con il dovere ecclesiale di evangelizzare». Inoltre è importante non dimenticare che l’Instrumetum Laboris è «un documento che fotografa la situazione giovanile nel mondo attuale».

 

La riflessione sinodale «aiuta quindi a porre la questione della scelta personale e dei cammini educativi dentro l’orizzonte vocazionale dell’esistenza umana in quanto tale: non si può pensare alle scelte di vita, dal punto di vista cristiano, se non all’interno di questa visione vocazionale ampia e diffusa».

Il Cardinale ha proposto all’assemblea due prospettive educative: “accompagnamento” e “discernimento”, consigliando di coglierne la relazione intrinseca in quanto «si accompagnano i giovani non per perdere tempo con loro, ma per portarli a maturazione, per aiutarli a diventare adulti. Abbiamo una necessità epocale di adulti di qualità - ha insistito - che sembra essere una merce rara di questi tempi».

 

È in quest’ottica che «l’accompagnamento assume naturalmente i tratti del discernimento vocazionale». Per il Cardinale l’ascolto sinodale dei giovani «ci ha restituito una Chiesa in debito d’ossigeno: non siamo, in linea di massima, ben attrezzati di adulti competenti e maturi in grado di accompagnare i giovani. Si tratta di un dato che ci deve mettere in movimento per creare le condizioni per un rinnovamento ecclesiale».

 

Che cosa aspettarsi allora da due istituzioni legate al carisma di Don Bosco? «Ci aspettiamo - ha risposto il Card. Baldisseri - la formazione di accompagnatori capaci di camminare con i giovani sulle strade del discernimento vocazionale. Persone che sappiano accompagnare i giovani nell’ascolto della loro coscienza e nella presa in carico della realtà».

A conclusione del suo intervento, ha invitato a «rimanere creativamente fedeli all’identità» soprattutto in questa metamorfosi epocale, «sia dal punto di vista della ricerca, che certamente deve saper integrare una prospettiva teologica e pastorale insieme con quella spirituale e pedagogica; sia dal punto di vista del Magistero Pontificio, che vi chiede di aiutare la Chiesa tutta attraverso la formazione integrale delle future generazioni di adulti; sia dal punto di vista salesiano, perché anche voi siete chiamati ad aggiornare gli insegnamenti del vostro fondatore alla mutata situazione culturale odierna».

 

Intervista al Card. Baldisseri
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