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Una giornata per dire «grazie»torna su

Una giornata all’insegna del “grazie”, quella vissuta il 13 maggio, dalla Comunità accademica della Facoltà «Auxilium». Nella festa liturgica di Santa Maria Domenica Mazzarello, fondatrice insieme con San Giovanni Bosco dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, studenti e studentesse, docenti e personale tecnico ausiliario si sono ritrovati per vivere la Festa della Facoltà con l’inaugurazione delle aule ristrutturate e residenza per studenti e il saluto di coloro che concludono il loro corso di studi.

Iniziata con la celebrazione eucaristica, presieduta da don Rafaele Díaz, dove si è fatto memoria del dono di Maria Domenica Mazzarello alla Chiesa e al mondo, soprattutto ai giovani, la mattinata è proseguita con la cerimonia di inaugurazione alla presenza di numerose autorità civili e religiose, nonché delle maestranze che hanno eseguito la ristrutturazione dei locali.

La Preside, Prof. Pina Del Core, ha esordito dicendo che quanto si stava celebrando era uno «sguardo in avanti, verso il futuro nella direzione di una più ampia e positiva espansione della missione culturale propria della Facoltà» inseguendo il “sogno” «di radicarci nel territorio con una Proposta formativa rivolta a un numero sempre più grande di destinatari» che risponde a una precisa domanda: «preparare dei veri professionisti dell’educazione, capaci di accogliere, sviluppare, accompagnare e portare a completezza l’umano potenzialmente ricco e presente nelle giovani generazioni».

E proprio alle giovani generazioni della Facoltà, gli studenti e le studentesse, si è rivolta Madre Yvonne Reungoat, Superiora generale delle FMA e Vice Gran Cancelliere della Facoltà, affermando che la ristrutturazione delle aule e la costruzione di una residenza internazionale per universitarie era particolarmente destinata a loro perché «abitando “la casa” dessero vita alle mura impegnandosi in una formazione culturale con al centro la persona, che educa al bello al vero e al bene, che si fa spazio di incontro, dove essere felici e dare felicità perché solo così si cambia il mondo».

Tra le autorità civili, era presente anche il Presidente del XIV Municipio, dott. Valerio Barletta, che ha partecipato insieme ad altri Assessori e Consiglieri del Municipio, a dirigenti e capi dei differenti settori del servizio pubblico, anche del Comune di Roma. Nel suo breve indirizzo di saluto, ha particolarmente evidenziato l’urgenza di unire le forze per mettere in atto un’azione corale che possa scacciare la «solitudine cupa», soprattutto delle nuove generazioni: «È il tempo di mettere da parte protagonismi individualisti per puntare sul lavoro di squadra che scommette sull’accoglienza, sull’esperienza positiva, sulla costruzione della persona». Valorizzando la presenza ormai pluridecennale della Facoltà nel territorio del Municipio, il Presidente si è augurato che l’evento odierno potesse essere e avere il sapore di un «lavoro ampio» che continui a offrire spazi di accoglienza soprattutto per la formazione delle nuove generazioni di educatori e di professionisti dell’educazione.

Dopo la visita agli ambienti rinnovati, si è tornati in Aula Magna e la gratitudine ha ritmato l’alternarsi dei gruppi di studenti dei vari Corsi di Laurea, Laurea Magistrale e Diploma.

Diverse sono state le modalità di espressione, ma unico il grazie per gli anni di studio, per le opportunità di incontro con culture diverse, per l’aver scoperto che «educare non è una occupazione, ma una vocazione che richiede ogni giorno impegno, sacrificio e soprattutto amore per gli altri, per la vita, per la verità», come hanno affermato gli studenti del III Anno del Corso di Laurea. Impegno, fatica, amore confluiti nell’augurio degli studenti della Laurea Magistrale: «ogni volta che sentirai dentro di te il desiderio del bene e di far felici gli altri sarai il suono della foresta che cresce».

In questa cornice di familiarità e di gioia, la Preside ha concluso la mattinata invitando tutti i presenti a continuare insieme la festa, dando appuntamento al pomeriggio, per la rappresentazione teatrale «Le lettere di Berlicche» di C.S. Lewis, un testo liberamente adattato da Daniele Wlderk, del I anno, e interpretato da un gruppo di studenti e studentesse.