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Giornata della Facoltà 2010torna su

Lo sviluppo implica attenzione alla vita spirituale, seria considerazione delle esperienze di fiducia in Dio, di fraternità spirituale in Cristo, di affidamento alla Provvidenza e alla Misericordia divine, di amore e di perdono, di rinuncia a se stessi, di accoglienza del prossimo, di giustizia e di pace». Queste espressioni della Lettera enciclica Caritas in veritate di Benedetto XVI, hanno ispirato il saluto della Preside, prof. Hiang-Chu Ausilia Chang, all'apertura del Convegno Felici?! Perché no! Coniugando spiritualità e benessere in prospettiva educativa con cui lo scorso 7 maggio si è celebrata la Giornata della Facoltà.

Il Convegno realizzato dalla Facoltà Auxilium si è inserito nel programma della Settimana delle Scienze umane (3-9 maggio 2010) promossa dal Vicariato di Roma in collaborazione con le istituzioni universitarie statali ed ecclesiastiche di Roma e del Lazio che ha avuto per tema: Spiritualità e benessere: percorsi di identità per un nuovo umanesimo.

Il tema "felicità-benessere" è stato ricompreso dentro un percorso che segna il passaggio dei "cuori di pietra" in "cuori di carne", in cuori colmi della gioia del Vangelo.
Felicità: uno stile di vita. Approccio antropologico è il tema del primo intervento affidato alla prof. Maria Spólnik, Docente di Antropologia filosofica alla Facoltà Auxilium. Considerando la felicità nella prospettiva della Caritas in veritate, la relatrice ne individua tre modalità: felicità come fine, come nuova sintesi umanistica, come dimensione relazionale. È proprio in quest'ottica che «Felici si nasce e felici si diventa». La vita è, infatti, un dono, una chiamata alla gratuità e alla reciprocità. E ancora la categoria del dono che, percorrendo tutta l'enciclica, si fa appello alla responsabilità e, quindi, alla scelta di vita: «Ho deciso di essere felice perché fa bene alla mia salute e a chi mi sta accanto».

Dall'approccio filosofico si passa a quello biblico-teologico con la prof. Marcella Farina, Docente di Teologia sistematica alla Facoltà Auxilium, che presenta il tema: Alle sorgenti della gioia. Partendo dall'esortazione apostolica Gaudete in Domino di Paolo VI, la relatrice sottolinea il rapporto critico-dialettico tra fede-gioia-educazione. Quindi individua nella varietà dei termini ricorrenti nella Bibbia (Antico e Nuovo Testamento) l'originalità della proposta evangelica. Le coordinate di fondo che emergono sono: fecondità, generatività, cultura della vita, beatitudine, gioia come consapevolezza di essere amati da un Dio affidabile e di poter rispondere all'amore. Conclude con l'augurio di Paolo VI ai giovani e con l'invito di Benedetto XVI ad amare la Chiesa come compagnia di amici affidabili.

La prospettiva sociologica è affidata a due interventi. Nel primo, dal titolo Dolore e felicità, la prof. Cecilia Costa, Docente di Sociologia della religione all'Università Roma Tre, mette in relazione queste due realtà a partire dai risultati di una sua ricerca. Da alcune interviste narrative, emerge che il nascondimento e la rimozione del dolore, tipici della cultura contemporanea, hanno allo stesso tempo ridotto le nostre attese di felicità. Si rileva, inoltre, inoltre, la difficoltà da parte soprattuto dei giovani di concepire una felicità legata ad un tempo eterno e al trascendente in quanto essi tendono piuttosto a collocarsi in un orizzonte di «eternità immanente».

A queste sollecitazioni, fa seguito l'intervento Giovani oggi: felici... per scelta della prof. Maria Teresa Spiga, Docente di Sociologia della gioventù alla Facoltà Auxilium. La carenza di studi sociologici sul tema della felicità è il punto di partenza della sua relazione che contestualizza il tema nella società moderna e contemporanea. Presenta poi i risultati della ricerca Speranza e Progettualità negli adolescenti, condotta dalla Facoltà Auxilium nel 2007, che dimostrano come amicizia, relazioni affettive, famiglia siano i valori con cui oggi i giovani traducono la felicità. Sorgono alcune domande: quale contenuto per la felicità? Quale progetto rende felici i giovani? L'invito conclusivo è rivolto agli educatori e alle educatrici perché attivino processi di qualità che promuovono la scelta.

L'intervento del prof. Domenico Bellantoni, Docente di Psicologia della religione all'Università Pontificia Salesiana, è nella linea psicopedagogica. Confrontando le teorie di Martin Seligman e di Victor Frankl, il relatore presenta il tema Una spiritualità per una vita felice, focalizzando alcuni binomi: felicità e atteggiamento, felicità e amore, felicità e libertà. Conclude sottolineando la necessità di educare all'auto-trascendenza attraverso un orientamento ai valori.

Al termine delle relazioni, si apre il dibattito con i presenti in sala per approfondire, chiarire e integrare i contenuti ascoltati.


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