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Educare alla pacetorna su

«Carissime/i docenti, studentesse e studenti, personale amministrativo e di servizio, nella celebrazione della 35° giornata della Facoltà vi raggiungo per un saluto affettuoso.

 

Come durante la dura prova della pandemia la nostra comunità accademica ha saputo stringersi attorno a tutte le persone provate dalla malattia e dai lutti, così anche oggi, di fronte al conflitto Russo-Ucraino, che sta colpendo il cuore dell’Europa, vogliamo far sentire la nostra voce. Siamo contro tutte le guerre che insanguinano il mondo, deploriamo ogni forma di violenza e imploriamo la pace per tutti.

 

In silenzio raccolto e partecipe, ieri abbiamo ascoltato le testimonianze delle nostre sorelle impegnate nel soccorso ai profughi e nell’accoglienza dei connazionali in fuga dalle bombe. Abbiamo pregato per loro e con loro, intercedendo per i nostri fratelli e sorelle davanti al Dio della pace e della riconciliazione.

 

La nostra Facoltà sin dalle origini, è impegnata nell’elaborazione di un pensiero femminile che trova nella promozione della cultura della vita, della pace e della speranza il suo centro propulsore, per questo, siamo in prima linea nel dare il nostro contributo significativo alla costruzione di una civiltà dell’amore dove tacciano le armi e fiorisca la fraternità e la giustizia.

 

Lo vogliamo fare con la nostra testimonianza e la nostra vita, con il nostro impegno di docenza, di studio e di ricerca, tutti e tutte impegnati con ruoli e compiti diversi, nella missione culturale della Facoltà «Auxilium», che mette al centro l’educazione come strumento privilegiato per la creazione di una coscienza di pace nelle nuove generazioni.

Ci riconosciamo nella lettura della storia del Magnificat di Maria, dove i potenti e i superbi vengono rovesciati dai costruttori di pace, dai miti e dagli assetati di giustizia e a Lei Regina della pace, chiediamo di intercedere così come tante volte ha fatto nel corso di altri conflitti e tragedie che hanno insanguinato la storia umana».

 

La Preside,
prof.ssa Piera Ruffinatto