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Tirocinio di Animazione del Tempo Liberotorna su

Dal 4 al 22 luglio si realizza il Tirocinio di Animazione del Tempo libero, che coinvolge 40 studenti dei Corsi di Laurea della Facoltà e alcune Docenti come coordinatrici e supervisori di tirocinio

 

Sono 40 gli studenti del 2° anno dei Corsi di Laurea in Educatore professionale e Scienze psicologiche dello Sviluppo e dell’Educazione, del 1° anno del Corso di Laurea Magistrale in Catechetica e pastorale giovanile impegnati nell’animazione delle tre settimane del Centro estivo organizzato alla Facoltà «Auxilium». Insieme con loro, animano anche 58 aiuto animatori, 33 animatori tra i 17 e i 19 anni, 7 studenti della Facoltà e volontari adulti, 10 Coordinatori e Supervisori di Tirocinio.

Gli iscritti, quest’anno, sono 539 bambini/e, ragazzi/e dai 5 ai 14 anni: 101 del pre-scuola e 1° anno della primaria; 117 di 2°-3° elementare, 149 di 4°-5° elementare, 172 della Scuola secondaria di 1° grado.

L’esperienza, che si realizza dal 4 al 22 luglio, è finalizzata ad educare i ragazzi a: impegnare in modo creativo e responsabile il tempo libero; conoscere se stessi, gli altri, l’ambiente; instaurare relazioni positive con i compagni e gli animatori; crescere nell’autonomia, nella capacità di collaborare e nel senso di responsabilità; aprirsi alla solidarietà e al dono di sé agli altri; maturare nell’esperienza di fede e di preghiera.

Come di consueto, il tema conduttore è tratto da un romanzo classico della letteratura infantile. Il racconto ispiratore del Centro estivo 2016 è Momo, di Michel Ende.

La storia è nota. Una ragazzina di nome Momo arriva in una città e va ad abitare tra i ruderi di un piccolo anfiteatro. La gente decide di prendersi cura di lei. Con il passare del tempo Momo diventa un punto di riferimento per grandi e piccini per la sua capacità di ascoltare gli altri. Quando i Signori Grigi invadono la città e rubano alle persone la loro capacità di amare, Momo insieme ai bambini affronta i Signori Grigi senza paura e aiuta i grandi a scoprire l’inganno.

Dal racconto di Ende sono stati tratti il tema educativo - educare all’incontro: crescere nella capacità di relazione con gli altri e con Dio - e il messaggio: scoprire e sviluppare la capacità di relazionarsi con gli altri, ascoltare, accorgersi, riconoscere, fidarsi, aiutare, amare.

Bambini, ragazzi e adulti educatori cercheranno di raggiungere gli obiettivi, approndendo e vivendo secondo alcune coordinate che si intersecano tra loro e che combinano varie esperienze: relazione educativa personalizzata e interazione in gruppi omogenei per fasce di età; narrazione, riflessione, preghiera; gioco, sport, canto, danza, drammatizzazione, disegno-pittura, bricolage;  gita e uscite sul territorio; collaborazione a un progetto di solidarietà per bambini e ragazzi che vivono in situazioni di disagio.