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Addio a Madre Antonia Colombotorna su

La vita di Madre Antonia Colombo, fma, è stata un lungo servizio alla Facoltà «Auxilium»: da giovane Docente di Psicologia a Preside a Vice Gran Cancelliere.

 

È morta serenamente nella serata del 1° luglio 2019, a Sant’Ambrogio Olona (VA), Madre Antonia Colombo, Superiora generale emerita dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e, per questo, Vice Gran Cancelliere della Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium».

 

Il rapporto di Madre Antonia Colombo con la Facoltà ha radici lontane. Si può a ragione dire che ha svolto in essa tutta la carriera accademica: dal 1966, quando ha iniziato la docenza in Psicologia applicata, a Preside (1983-1989), a Vice Gran Cancelliere (1996-2008).

 

Madre Antonia Colombo è nata a Lecco (LC) nel 1935. Dopo aver conseguito la Laurea in Giurisprudenza presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, il 3 novembre 1959, viene avviata agli studi per diventare docente universitaria. All’Università Cattolica di Lovanio (Belgio), nel 1963, ottiene la Licenza in Psicologia Applicata, e da subito insegna Psicologia in quello che allora era l’Istituto Internazionale Superiore di Pedagogia e Scienze Religiose.

Il lungo servizio alla missione culturale della Facoltà «Auxilium» la vede partecipe della storia degli inizi dell’istituzione, vivendo in prima persona con il “nucleo fondatore” i vari passaggi da Istituto Internazionale Superiore di Pedagogia e Scienze Religiose a Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione.

 

Nel 1966 inizia la docenza in Psicologia applicata.
Dal 1966 al 1978 è membro del Centro di Orientamento e Consulenza scolastica.
Dal 1966 al 1971 è membro del Comitato di Redazione della Rivista di Pedagogia e Scienze religiose e, in seguito, del Comitato di Redazione della Rivista di Scienze dell’Educazione (1971-1983).
Contemporaneamente è Direttrice dell’Istituto di Metodologia Catechistica (1971-1978), Direttrice dell’Istituto di Psicologia Applicata all’Educazione (1980-1983).
Nel 1983 viene nominata Preside della Facoltà. Carica che mantiene fino al 1989, quando lascia l’«Auxilium» per assumere l’animazione dell’Ispettoria Meridionale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, con sede a Taranto.
Nel 1990 viene eletta Consigliera Visitatrice dell’Istituto delle Salesiane di Don Bosco e, durante il Capitolo generale del 1996, è eletta 8° Superiora generale, titolo che la rende formalmente Vice Gran Cancelliere della Facoltà «Auxilium».

 

Nel suo lungo servizio come docente, ma soprattutto nel suo compito di Preside, Madre Antonia ha dato grande impulso alla Facoltà aprendola alla sua missione specifica nella Chiesa e nell’Istituto. Numerose sono le iniziative da lei attivate, tra cui si segnala, in particolare, la preparazione e la realizzazione del Convegno interdisciplinare e interculturale di Frascati “Verso l’Educazione della donna oggi” (agosto 1988).

L’evento celebrava il centenario della morte di San Giovanni Bosco, fondatore delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ma ha coinciso, anche felicemente, con la pubblicazione della Lettera apostolica Mulieris dignitatem di Giovanni Paolo II. L’ottica peculiare e originale che offriva, ha orientato la Facoltà su importanti e significativi solchi di ricerca e di attenzione pedagogica per i decenni seguenti. Sarà la stessa Madre Antonia Colombo a curarne gli Atti del Convegno, pubblicati nel 1989 nella Collana Il Prisma della Facoltà.

La sua formazione, sia giuridica sia psicologica, e l’acuta sensibilità  verso la ‘risorsa’ femminile le hanno consentito di specializzare le sue pubblicazioni, di intessere relazioni di studio e di amicizia con persone religiose e laiche interessate alla ‘questione donna’, a partecipare a simposi e convegni nazionali e internazionali, ma soprattutto a orientare la Facoltà nello studio di problematiche relative all’educazione della donna con il preciso intento di giungere a formulare linee metodologiche volte alla formazione di personalità autonome e creative, capaci di dare nei diversi contesti socio-culturali un peculiare contributo - quello femminile appunto - allo sviluppo umano della convivenza sociale nel rispetto dei diritti umani, favorendo così l’avvento di una cultura della vita.

 

In occasione delle XII° Giornata della Facoltà, nel 1998, così scriveva alla Preside e ai membri della Comunità accademica:

«Chiamate ad elaborare e testimoniare una cultura della vita evangelicamente ispirata, alle soglie del Terzo Millennio, vi auguro di orientare i vostri sforzi e dirigere la vostra tensione spirituale nella linea della costruzione di un pensare critico e comunionale, “indipendente” e, insieme, capace di convergenze e di condivisione dei saperi, libero e partecipativo.

Un pensare che ispiri quel vivere sapienziale che fu già lo stile di don Bosco e di madre Mazzarello e si ripropone a noi oggi arricchito delle istanze della nuova domanda di spiritualità come richiamo di tanta parte del mondo. La spiritualità del Sistema preventivo, vissuta con particolare consapevolezza nei nostri ambienti accademici, trova oggi, anche in contesti culturali molto diversi dal nostro, significative consonanze con una sottolineatura speciale di quell’elemento pervasivo, positivo e propositivo che è la gioia.

L’augurio che vi rivolgo è che possiate sempre più vivere il “comandamento della gioia” come potente energetico che, avendo radici nella cultura della vita, è capace di stimolare la ricerca nell’ottica della speranza e della esultanza. Non è questa, del resto, una nota della spiritualità del Magnificat?».

 

Un augurio che, oggi, con scenari socio-culturali decisamente cambiati, è un invito a rendere la comunità accademica spazio di elaborazione culturale, favorendo processi del pensiero creativi e partecipativi e impegnandosi a sperimentare insieme la profezia di formare professionisti che vivano il talento dell’educare.