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Accogliere la sfida educativa per accompagnare i giovani alla Sorgentetorna su

 

Nella cornice sobria ed elegante della Sala della Protomoteca del Campidoglio di Roma, il 10 febbraio scorso è stato presentato il volume Accompagnare alla sorgente in un tempo di sfide educative curato da Piera Ruffinatto e Martha Séïde.

Il saluto iniziale della Prof. Giuseppina Del Core, Preside della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium», ha incastonato l’evento celebrativo nella vision e mission proprie della Facoltà e ha insistito sulla necessità di «riprendere fiducia nell’educazione anche se oggi è molto più difficile di ieri perché è in atto una sorta di ritiro del mondo adulto dalla responsabilità di farsi mediatori dei valori».

Necessità ribadita anche nell’indirizzo di saluto che il Sindaco di Roma, On. Gianni Alemanno, ha rivolto all’assemblea attenta e partecipe che affollava la sala: «È urgente abbattere le barriere che si frappongono in tutti i campi del sociale per creare un terreno comune di riflessione con chi sta in prima linea, soprattutto sul fronte dell’educazione. Non possiamo – ha sottolineato il primo cittadino di Roma – permetterci di perdere per strada i giovani, quelli che affollano le piazze, le vie del centro e della periferia di questa nostra città».
E ha concluso facendo appello alla qualità dei rapporti e delle relazioni che devono sostenere qualsiasi “patto educativo”, puntualizzando la carica di umanità che si crea tra adulti e giovani che imparano reciprocamente gli uni dagli altri.

Madre Yvonne Reungoat, Vice Gran Cancelliere della Facoltà «Auxilium» e Superiora generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ha posto l’attenzione sul fatto che oggi non è più possibile pensare un’educazione a “una voce sola”, quanto invece all’intervento educativo posto in atto da una comunità educante che con la stessa passione educativa si impegna a formare giovani per una società, per una Chiesa, per una famiglia più umana, più solidale e giusta.

Ai saluti iniziali, è seguita la tavola rotonda, moderata dalla giornalista Miela Fagiolo D’Attilia. L’argomento ha interpellato esponenti della realtà ecclesiale, delle istituzioni civili, della famiglia, degli educatori nell’intento di promuovere un collegamento tra esperti in ambito scientifico, operatori nei vari campi dell’educazione, associazioni impegnate nella crescita delle nuove generazioni.

Voce dopo voce, è andato così componendosi l’orizzonte complesso e ricco di sfide in cui si situa l’accompagnamento educativo delle nuove generazioni. Per S. E. Mons. Domenico Sigalini, Vescovo di Palestrina, è necessario porsi in ascolto dell’esigenza di libertà, rispetto, riconoscimento proveniente dal mondo giovanile. «Accompagnamento – ha ribadito Mons. Sigalini – significa calarsi dentro la sofferenza esistenziale dei giovani, rompere gli schemi, andare controcorrente e creare spazi culturali, luoghi dove fare esperienza di responsabilità e di servizio». E ha concluso indicando tre atteggiamenti propri dell’educatore: provocare l’interrogativo, costruire comunità che siano case, avere il coraggio di fare proposte forti che rendano piena la vita.

Gianluigi De Palo, neo Assessore alla Famiglia e Scuola del Comune di Roma, alla luce del suo essere giovane, padre e rappresentante delle istituzioni, ha riletto l’urgenza educativa attuale da tre punti di vista: la sua esperienza personale di essere stato accompagnato negli snodi importanti della vita da persone significative, l’esperienza della paternità come accoglienza della bellezza, il ruolo istituzionale da poco assunto che lo interpella a mettersi in ascolto delle famiglie per dare risposte concrete.

Sogni e ricerca di ideali, di valori, spesso inespressi dei giovani che la famiglia si trova di fronte come sfide educative. L’intervento di Davide Guarneri, Presidente dell’Associazione Genitori, ha puntualizzato che se l’educazione è cosa di cuore e del cuore, purtroppo la crisi educativa odierna si annida nel cuore degli adulti e si svela nella fatica che la famiglia fa ad essere se stessa per via dell’instabilità delle relazioni familiari, per un modello di paternità e maternità che vengono meno, per i pesi dei mali sociali di cui si trova caricata, per l’aumento dell’individualismo. Nonostante questo, però, la famiglia è ancora un potenziale significativo che dice la consapevolezza dell’aver bisogno degli altri, di fare e essere comunità, di partecipare, di ridare valore profondo alla comunicazione, di formarsi a relazioni autentiche e che, piuttosto che fermarsi a considerare dove sono gli altri, porta in primo piano il protagonismo e l’esserci.

La voce dei giovani si è fatta presente attraverso Maria Grazia Vergari, Psicologa ed exallieva dellaPontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”, che ha riletto l’esperienza di accompagnamento vissuta nella Parrocchia e nell’esperienza associativa dell’Azione Cattolica, la sua formazione e preparazione professionale presso la Facoltà.
«Non dobbiamo essere miopi nel guardare i giovani, è importante non fare errori di grammatica nei loro confronti» ha affermato, sottolineando che l’educatore deve suscitare e accompagnare, essere capace di testimoniare i valori alti, credere nelle possibilità dei giovani. Si tratta, secondo la giovane professionista, di lavorare in rete, assumere l’interdisciplinarietà come lente di ingradimento, accettare la pazienza dei tempi lunghi che competono all’educazione, suscitare la speranza e credere che si può incidere nella loro vita attraverso fattori di protezione quali il sentirsi amati, il sapersi capaci di relazione e di dialogo.

Al termine della serata, il microfono è passato alle curatrici della pubblicazione: le prof. Piera Ruffinatto e Martha Séïde che, nel ringraziare i presenti in sala, si sono fatte voce delle altre autrici del libro, docenti della Facoltà: Pina Del Core, Rachele Lanfranchi, Malgorzata Szczesniak, Ha Fong Maria Ko, Marcella Farina, Antonella Meneghetti, Sylwia Ciezkowska e delle altre Figlie di Maria Ausiliatrice: Piera Cavaglià, docente della Facoltà e Segretaria generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Catherine Fino, Mara Borsi e Elena Rastello.

 

Il saluto della Preside
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