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Comunità che educatorna su

L’attività formativa all’Istituto Superiore di Scienze dell'Educazione e della Formazione «Giuseppe Toniolo» di Modena è ormai avviata. Un polo di eccellenza sulle frontiere dell’educazione.

 

L’apertura ufficiale dell’anno accademico all’Istituto Superiore di Scienze dell'Educazione e della Formazione «Giuseppe Toniolo» di Modena è avvenuta il 24 settembre scorso. Il tema attorno a cui si è svolta la prolusione è stato « Comunità che educa e educazione alla comunità».

Insieme agli studenti, ai docenti e al  personale tecnico ausiliario erano presenti la Preside della Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma, Prof.ssa Pina Del Core, cui l’Istituto «Giuseppe Toniolo» è affiliato, il Direttore dell’Istituto, don Luca Balugani, autorità civili ed ecclesiastiche.

Grande soddisfazione si prova quest’anno all’Istituto: tantissime sono infatti le richieste di iscrizione al Corso di Laurea per Educatore Sociale. Si è colta quindi l’occasione per fare un richiamo alla riforma della legislazione sulla figura dell’educatore che - come ha detto la Prof.ssa Del Core, «è per noi una sfida, ma è anche un richiamo ad una apertura futura; è una speranza concreta che però deve lasciarci con i piedi ben poggiati a terra».

Ai saluti del Direttore, Prof. Luca Balugani, che ha sottolineato la positività e l’incisività che l’Istituto Toniolo sta registrando sul territorio modenese, ha fatto seguito una tavola rotonda con le relazioni di Padre Marcello Mattè, sacerdote dehoniano, giornalista, cappellano del carcere della Dozza (Bologna), che ha parlato de «Il volto bifronte della dimensione comunitaria, in sé ineluttabile: condanna e promessa. La dimensione comunitaria è educativa in quanto liberazione dal duplice isolamento: spaziale e temporale» e di Marco Sirotti, Psicologo, docente, Coordinatore dell’area dipendenze patologiche del Consorzio Gruppo CEIS, che ha portato la sua esperienza come educatore.

I relatori hanno sottolineato come «la vita di comunità» è al centro della realtà quotidiana dell’Istituto Toniolo, che ha le aule accanto a un parco, un asilo nido e una scuola materna, una palestra e un bar: ambienti di vita quotidiana, di incontri e di scambio.

La comunità è efficace se si co-costruisce un contesto che cambia e per fare ciò si ha bisogno di educatori consapevoli che il principio della comunità, così come il suo scopo, è la relazione d’aiuto, l’entrare in relazione e, attraverso la propria ferita, entrare in empatia con gli altri e crescere insieme».

«Un medico sa bene che non basta guarire il paziente se non ci sono ambienti salutari - ha affermato il Prof. Sirotti - così il compito dell’educatore. Come dice un proverbio africano: “per educare un figlio ci vuole un villaggio”; bisogna quindi investire a pieno carico nella relazione perché essa diventi fondamentale in ogni contesto e sappia far convivere chiunque, come in comunità devono saper convivere diciottenni con trentenni, italiani con stranieri, ecc.».